Il 50 per cento degli intervistati sono stati arrestati unicamente per causa delle indagini della polizia, sei sono stati identificati da un sopravvissuto a degli attacchi, due da un partner o da una moglie, e quattro si sono costituiti.
E' famosa la storia di Kemper che si è costituito nel modo più mite possibile subito dopo aver massacrato la madre e l'amica della madre; ha chiamato la polizia da una cabina telefonica e gentilmente ha detto: "venitemi a prendere".
I casi in cui un sopravvissuto racconta sono più unici che rari; si pensi che una delle più attendibili e curate biografie del feroce Ted Bundy si intitola "The only living witness".
Come spesso succede con questo tipo di assassini, il colpevole è l'unico testimone vivente dei fatti.
I serial killers sono la peggior specie di assassini.
Essi violano il diritto alla vita per il solo piacere personale, e talvolta per la ricerca di una notorietà che dia senso alle loro altrimenti vuote ed insignificanti vite.
Un approccio scientifico garantisce la diffusione di una cultura che ci permetta di reagire in modo radicale ed immediato alla diffusione di questo fenomeno.
Dobbiamo essere più forti, più veloci, più preparati di loro.
Dobbiamo stargli un passo avanti, guardarli dall'alto.
La nostra unica arma è la conoscenza.
(David Papini)
venerdì 16 gennaio 2009
L'OMICIDIO SERIALE - Fase quinta: l'arresto
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Progetto a cura di Chiara Migliorini e Martina Suriano.
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