Questa patologia si adatta quasi perfettamente alle caratteristiche più diffuse del criminale organizzato.
La psicopatia è diagnosticata nel 33 per cento dei criminali reclusi degli Stati Uniti. Per la definizione ci rifacciamo al libro dello psichiatra J.Reid Meloy che la definisce come una personalità che incorpora tratti di narcisismo aggressivo con un preponderante comportamento antisociale ripetuto. Questi individui hanno storie personali di continui tentativi di costruzione di un'immagine positiva di se all'interno di un ambiente ostile e che li costringe a rifugiarsi in se stessi.
Hare, nella sua "Hare' s Psychopathy Checklist" include tra I tratti distintivi di questa personalità i seguenti:
1. Manie di grandiosità accompagnate da forti complessi di inferiorità e castrazione
2. Continuo bisogno di stimoli
3. Mentire patologico
4. Tendenza all'imbroglio e alla manipolazione
5. Scarso controllo del proprio comportamento
6. Mancanza di rimorso o sensi di colpa
7. Problemi del comportamento fin dalla giovane età
8. Completa mancanza di senso di empatia
9. Mancanza della capacità di avere e/o di concepire obiettivi a lungo termine
10. Impulsività
11. Irresponsabilità
12. Mancanza di accettazione della responsabilità delle proprie azioni
13. Molte relazioni affettive brevi
14. Delinquenza giovanile
15. Versatilità criminale
Lo psicopatico è di solito molto violento, e la condotta aggressiva mostra una tendenza ad aumentare fino a che il soggetto raggiunge uno stato di relativa pace all'età di cinquanta anni circa.
E' genericamente considerato intrattabile ed inguaribile. Una caratteristica dei serial killers psicopatici è che la violenza tende ad essere predatoria e principalmente (se non unicamente) rivolta verso sconosciuti. La violenza è pianificata, priva di emozioni, cieca e determinata. Sessualmente i serial killers sono ipostimolati, da qui la tendenza, come in altri campi della loro vita, a ricercare continui stimoli. In una relazione cercano la soddisfazione egoistica, non la reciprocità dei sentimenti.
Per questo, lunghe relazioni amorose sono quasi sempre escluse a causa della tendenza a considerare l'altro soltanto come un mezzo, un oggetto, e non una persona. E' stata anche evidenziata una netta propensione dello psicopatico per il sadismo.
Jonathan Kellerman nel suo libro "Savage Spawn" propone un'ulteriore distinzione fra gli psicopatici, in particolare mette in evidenza due aspetti diversi : l'aspetto impulsivo, con mancanza di auto controllo, mancanza di risposta alla minaccia di punizioni a lungo termine e alti livelli di ricerca continua di sensazioni forti, e l'aspetto interpersonale, con esagerato egoismo e stima di se, mentire patologico, cattiveria e mancanza di emozioni e di scambi affettivi.
I serial killers sono la peggior specie di assassini.
Essi violano il diritto alla vita per il solo piacere personale, e talvolta per la ricerca di una notorietà che dia senso alle loro altrimenti vuote ed insignificanti vite.
Un approccio scientifico garantisce la diffusione di una cultura che ci permetta di reagire in modo radicale ed immediato alla diffusione di questo fenomeno.
Dobbiamo essere più forti, più veloci, più preparati di loro.
Dobbiamo stargli un passo avanti, guardarli dall'alto.
La nostra unica arma è la conoscenza.
(David Papini)
lunedì 19 gennaio 2009
PATOLOGIA SK 2 - PSICOPATIA
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Progetto a cura di Chiara Migliorini e Martina Suriano.
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