Pronunciato a Mosca il verdetto contro Aleksandr Pichushkin, il serial killer della scacchiera
Mosca 29 ottobre - Aleksandr Pichushkin, il trentatreenne serial killer della scacchiera (chess board serial killer), è stato condannato all'ergastolo, ma non ha perso per questo le sue manie di onnipotenza e la propria sfacciataggine.
Alla lettura della sentenza, accolta glacialmente, l'imputato ha infatti risposto al giudice che gli chiedeva se avesse sentito: "non sono mica sordo!".
48 sono gli omicidi di cui è stato ritenuto colpevole l'omicida seriale, ma lui ne rivendica sempre 60 e ribadisce che voleva raggiungere quota 64, come le caselle del gioco degli scacchi.
La condanna al massimo della pena, intanto, non soddisfa i familiari delle vittime: la madre di una donna uccisa afferma che "soltanto la pena di morte potrebbe darmi un po' di sollievo. Ma in Russia non c'è". Attualmente nella Federazione è in vigore una moratoria sulla pena capitale, ma l'efferatezza dei crimini commessi da Pichushkin ha accesso feroci dibattiti, anche per via dell'atteggiamento dell'uomo, che si dice non pentito e si paragona a Dio per aver potuto, "da solo", disporre di 60 vite.
La linea della sua difesa che aveva sostenuto la tesi dell'infermità mentale, in ogni caso, non è fortunatamente passata e per il tribunale la parola definitiva è stata: "Ergastolo, nessuna attenuante".
In carcere, adesso, Pichushkin avrà di certo tempo a volontà per riflettere sul proprio operato, resta da vedere se vorrà ravvedersi. Francamente, ci pare davvero cosa improbabile.
I serial killers sono la peggior specie di assassini.
Essi violano il diritto alla vita per il solo piacere personale, e talvolta per la ricerca di una notorietà che dia senso alle loro altrimenti vuote ed insignificanti vite.
Un approccio scientifico garantisce la diffusione di una cultura che ci permetta di reagire in modo radicale ed immediato alla diffusione di questo fenomeno.
Dobbiamo essere più forti, più veloci, più preparati di loro.
Dobbiamo stargli un passo avanti, guardarli dall'alto.
La nostra unica arma è la conoscenza.
(David Papini)
domenica 18 gennaio 2009
Ergastolo al serial killer della scacchiera
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Progetto a cura di Chiara Migliorini e Martina Suriano.
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