I serial killers sono la peggior specie di assassini.
Essi violano il diritto alla vita per il solo piacere personale, e talvolta per la ricerca di una notorietà che dia senso alle loro altrimenti vuote ed insignificanti vite.
Un approccio scientifico garantisce la diffusione di una cultura che ci permetta di reagire in modo radicale ed immediato alla diffusione di questo fenomeno.
Dobbiamo essere più forti, più veloci, più preparati di loro.
Dobbiamo stargli un passo avanti, guardarli dall'alto.
La nostra unica arma è la conoscenza.
(David Papini)

martedì 11 dicembre 2007

Colpevole il serial killer Robert Pickton


L'allevatore di maiali Robert "Willie" Pickton nutriva le bestie con prostitute e drogati

Canada - Il 9 dicembre, la giuria chiamata a giudicare il caso di Robert "Willie" Pickton ha deliberato che l’allevatore di maiali della British Columbia è colpevole.

L'uomo è stato ritenuto responsabile dell'assassinio di secondo grado di 6 donne dalla giuria del tribunale di Westminster, composta di sette uomini e cinque donne.

Pickton, attirava le vittime nella sua fattoria con la promessa di soldi e poi le massacrava. Secondo l'accusa, i corpi sono stati macellati e dati in pasto ai maiali o fatti sparire in un impianto di smaltimento di rifiuti.

Anche se con l’accusa di omicidio di secondo grado, Pickton sarà comunque condannato al carcere a vita. A fare la differenza sarà solo il fatto che potrà chiedere la libertà sulla parola dopo dieci anni di prigione, invece dei 25 previsti per l’omicidio di primo grado.

Willie Pickton diventa così uno dei serial killer più sanguinari della storia canadese. I sei delitti per cui è stato condannato forse sono solo una piccola parte di quelli commessi. Potrebbero essere ben 49 le sue vittime, come sembra ammettere in un video girato di nascosto dagli investigatori in cerca della verità.

L'allevatore di maiali serial killer, ora 58enne, dovrà essere a breve processato anche per la morte di altre 20 donne, quasi tutte prostitute o tossicodipendenti di un quartiere povero di Vancouver, uccise tra il 1997 e il 2001.

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Progetto a cura di Chiara Migliorini e Martina Suriano.