I serial killers sono la peggior specie di assassini.
Essi violano il diritto alla vita per il solo piacere personale, e talvolta per la ricerca di una notorietà che dia senso alle loro altrimenti vuote ed insignificanti vite.
Un approccio scientifico garantisce la diffusione di una cultura che ci permetta di reagire in modo radicale ed immediato alla diffusione di questo fenomeno.
Dobbiamo essere più forti, più veloci, più preparati di loro.
Dobbiamo stargli un passo avanti, guardarli dall'alto.
La nostra unica arma è la conoscenza.
(David Papini)

giovedì 21 agosto 2008

Aileen Wuornos

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Fin dall'infanzia la sua vita fu molto travagliata: infatti i suoi genitori la concepirono giovanissimi appena dopo la loro separazione. Leo Pittman, il padre di Aileen, venne rinchiuso in carcere con l'accusa di violenza su minori e poco dopo fu ucciso da due detenuti durante una resa dei conti. Intanto, la vita di Aileen continuò il suo tragico corso: la madre, Diane, affidò ai nonni la bimba.
Il nonno aveva problemi di dipendenza da sostanze alcoliche e questo creò problemi per quanto riguardava l'educazione dei nipoti, che come risposta al dispotismo del nonno, si sfogavano compiendo atti vandalici. Tra le manifestazioni antiautoritarie che Aileen praticava c'erano rapporti sessuali continui con sconosciuti: tutto questo portò la giovane a restare incinta all'età di tredici anni; partorì ed il figlio venne portato in un istituto, in cui venne successivamente adottato.

Qui cominciò la sua metamorfosi: infatti è da questo momento che la Wuornos iniziò a contraffare la sua identità ed a infrangere ripetutamente la legge.
Nel 1974 la donna si sposò con il facoltoso 69enne Lewis Fell, di cui sperperò il patrimonio per accontentare i suoi numerosi amanti, che la sfruttarono fino al tracollo finanziario: questo contribuì a indebolire la mente già instabile della donna che si diede a pratiche autolesioniste. Tempo dopo intrecciò una relazione lesbica con Tyria Moore, cameriera di ventisei anni conosciuta in un bar per omosessuali. Per qualche tempo sembrò che le cose tra loro andassero bene, ma ben presto la pazzia - e la frequente ubriachezza - ripresero a distruggere la vita di Aileen che continuò ad avere crisi con risvolti spesso notevolmente violenti nei confronti di persone ed oggetti.
Nonostante tutto le due donne continuano a vivere insieme fino al 30 novembre del 1989. Quel giorno la Wuornos ritorna a casa della compagna con l'auto della sua prima vittima: infatti racconta a Tyria di aver ucciso un suo cliente e di avergli sottratto il mezzo di trasporto. L'auto era di Richard Mallory ed il suo corpo venne trovato il 13 dicembre dello stesso anno in un bosco vicino all'autostrada.

Il 5 maggio del 1990 viene ritrovato il cadavere di un uomo, ucciso da due colpi di calibro 22, che a causa dell'avanzato stato di decomposizione non verrà mai identificato. Passano i mesi e a giugno, in Florida, nei pressi dell'Interstate 19, viene ritrovato il corpo di David Spears, camionista freddato con sei colpi di calibro 22. Il detective Orange, che si occupa di questi casi, ritrova il mezzo dell'uomo spoglio di qualsiasi indizio e di conseguenza inizia una meticolosa ricerca di nemici o di persone che potessero trarre vantaggio dalla morte di Spears.
Un'altra persona, Eugene Burness, viene trovata morta lungo l'Interstate 75, ma stavolta l'investigatore Tom Muck trova delle analogie con i vari crimini e la stretta vicinanza fra loro fa affiorare l'ipotesi di un serial killer. Nel settembre del 1990 viene trovato esanime Dick Humphreys, anche lui ucciso da sette colpi di calibro 22. Stessa sorte toccò poco dopo alla guardia giurata Walter Gino Antonio, ritrovato deceduto a novembre dello stesso anno con quattro colpi della stessa arma.

Finalmente la Polizia, instaurando una task force, elabora un profilo nel quale viene ricostruito il modo di agire del serial killer che è una donna, probabilmente prostituta, che sfrutta appunto la sua professione per trovare le vittime ed ucciderle nell'intimità dell'amplesso. Il punto di svolta sta nella ricerca della Wuornos di altre vittime: infatti prima vende ad un banco dei pegni una videocamera appartenuta ad una delle sue vittime (Mallory), lasciando così impronte digitali agl'inquirenti che le confrontarono con quelle ritrovare sulla portiera di una scena del crimine, poi ritorna nei pressi dell'autostrada ma incappa in Buket, in realtà un agente della polizia sotto copertura, che però non arresta la donna per una questione di prove, dato che gli inquirenti avevano racimolato pochi indizi e, se l'avessero incriminata con fretta e superficialità, avrebbero rischiato un grandissimo flop.

Fortunatamente riescono ad inchiodarla ad una festa di motociclisti con l'accusa di porto d'armi abusivo: questo non basterebbe per il processo ma la compagna di Aileen, Tyria, confessa i crimini della convivente. Mancano però particolari che la cameriera non sa dare e quindi con un escamotage i poliziotti riescono a far parlare Tyria con Aileen al telefono. Tyria fa delle allusioni sugli omicidi che la Wuornos ha compiuto ma la donna capisce di essere intercettata: tuttavia, decide di parlare e confessare, scagionando quindi la fidanzata e prendendosi da sola le responsabilità di tutti i crimini.
Si difende dicendo che Mallory l'aveva costretta ad un rapporto anale e lei per tutta risposta lo uccise, ed anche tutti gli altri casi, secondo la versione dalla donna, ricalcavano il primo. Il processo iniziò nel gennaio del 1992 e, anche se venne accusata solamente del primo omicidio, la corte non tenne in considerazione l'attenuante della sodomia ed il 27 gennaio la corte della Florida le inflisse la condanna alla sedia elettrica.

Il 15 maggio dello stesso anno è condannata anche per altri tre omicidi e nel febbraio del 1993 viene condannata alla pena di morte anche per l'ultimo omicidio, ovvero quello di Walter Gino Antonio. Quest'ultima condanna fa infuriare la donna che augura alla corte di ricevere le stesse violenze sessuali ricevute, a sua detta, da parte delle vittime.

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Progetto a cura di Chiara Migliorini e Martina Suriano.