I serial killers sono la peggior specie di assassini.
Essi violano il diritto alla vita per il solo piacere personale, e talvolta per la ricerca di una notorietà che dia senso alle loro altrimenti vuote ed insignificanti vite.
Un approccio scientifico garantisce la diffusione di una cultura che ci permetta di reagire in modo radicale ed immediato alla diffusione di questo fenomeno.
Dobbiamo essere più forti, più veloci, più preparati di loro.
Dobbiamo stargli un passo avanti, guardarli dall'alto.
La nostra unica arma è la conoscenza.
(David Papini)

martedì 28 ottobre 2008

Confermata a 20 anni la condanna dell'infermiera killer di Como


In questa giornata di processi ed inchieste fa capolino anche Sonya Caleffi, l’infermiera serial killer di Como che tra il 2003 e il 2004 avrebbe ucciso con iniezioni di aria almeno cinque suoi pazienti. Dico “almeno” perchè cinque è il numero dei delitti confessati dalla Caleffi, ma all’epoca dei fatti le morti sospette erano molte di più.

L’infermiera, giudicata “lucida, in grado di intendere e volere, perfettamente consapevole delle conseguenze letali delle iniezioni d’aria praticate agli anziani pazienti“, era stata processata la scorso marzo e condannata a 20 anni di reclusione.

Ma la procura generale di Milano non si era detta soddisfatta della pena ed aveva fatto ricorso alla Cassazione affinché fosse riconosciuta l’aggravante della premeditazione e quindi assegnata una condanna più severa.

Il ricorso è stato respinto oggi dalla prima sezione penale della Cassazione, che ha confermato la condanna a 20 anni di carcere, come stabilito in appello lo scorso marzo.

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Progetto a cura di Chiara Migliorini e Martina Suriano.